Mentre i soliti avidi noti
trovano scuse per soddisfare
La loro lussuria
E manco se sprecano a cerca scuse convincenti
Come sopporti quest’impotenza,
sorella, fratello, noi “gente comune”
chi non ha mezzi per difendersi
da sta valanga di cazzate.
Sempre le stesse le vittime
Sempre gli stessi impuniti carnefici.
Quanto tempo abbiamo ancora
Da perdere a chiederci se è meglio
Morire liberi o vivere schiavi?
Per quanto ancora confonderemo
Le piogge frequenti di luce assassina
Coi nostri fuochi d’artificio?
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